La fisioterapia e la riabilitazione fisica sono diventate sempre più importanti negli ultimi anni, grazie alla crescente consapevolezza della necessità di una cura integrata per la salute e il benessere.
In particolare, la visita fisiatrica è diventata una parte essenziale del processo di riabilitazione e cura per molte persone. Ma quando è necessario svolgere una visita fisiatrica? E chi è il fisiatra? In questo articolo esploreremo i motivi per cui potrebbe essere necessario svolgere una visita fisiatrica e cosa aspettarsi durante la visita stessa.
Spesso i pazienti che hanno esigenza di approcciare al mondo della riabilitazione e lo fanno per la prima volta in assoluto si trovano spiazzati nel venire a conoscenza che il fisiatra è una figura a sé, diversa dal fisioterapista, altri ancora non conoscono la figura del fisiatra e il ruolo che quest’ultimo ricopre.
Che cos’è la visita fisiatrica e chi è il fisiatra?
È molto comune tra i pazienti fare confusione quando si parla delle figure mediche. Tra di esse è impossibile non nominare il fisiatra, figura forse poco conosciuta.
Ma andiamo con ordine: innanzitutto, la visita fisiatrica si occupa di valutare, in ottica riabilitativa, la condizione fisica generale del paziente che riscontra disagi di varia natura, come ad esempio problemi neurologici, ortopedici e respiratori. Solitamente prevede tre step fondamentali: l’intervista, l’anamnesi e l’esame obiettivo, anche conosciuto come esame fisico.
Nella prima fase della visita, ossia quella dell’intervista, il fisiatra pone una serie di domande mirate al paziente per comprendere quale sia il dolore o la sintomatologia che lamenta. L’obiettivo è quello di farsi un’idea a grandi linee per raccogliere le prime informazioni e i primi dati. Nella seconda parte della visita, consistente nell’anamnesi, il medico è interessato a rilevare più informazioni possibili sullo stato di salute generale del paziente, su malattie o patologie pregresse, delle abitudini del paziente, del lavoro che svolge e così via.
Una volta che il fisiatra ha raccolto tutti i dati, utili per avere un quadro complessivo del paziente in visita, si passa all’esame fisico o obiettivo. In questo caso lo specialista procederà con la valutazione ispettiva e palpatoria, sia in posizione eretta che sul lettino, delle articolazioni muscolari/tendinee/nervose coinvolte nel processo patologico, utilizzando test clinici specifici e analizzando le capacità di movimento del paziente.
A svolgere la visita fisiatrica è il fisiatra, medico specializzato nella diagnosi, nella prevenzione e nel trattamento delle lesioni e delle disabilità che colpiscono il sistema muscolo-scheletrico, nervoso e cardiopolmonare. Il fisiatra si occupa di valutare il paziente e di fornire un piano di cura personalizzato, che potrebbe includere esercizi di rafforzamento, terapia fisica, manipolazione manuale, iniezioni e altri trattamenti.
La figura del fisiatra risulta essere molto utile anche nel caso in cui ci si sottopone ad un intervento chirurgico, infatti intervenire nella pianificazione della riabilitazione fisica post-operatoria, ma anche sviluppare un protocollo riabilitativo prima delle operazioni facilita la fase di recupero.
Il fisiatra lavora in collaborazione con altri professionisti della salute, come fisioterapisti, ortopedici, neurologici, psicologici e altri specialisti per garantire la migliore cura possibile al paziente.
Di seguito vediamo più in dettaglio quali sono i casi per i quali è consigliabile rivolgersi al fisiatra.
In quali casi è necessario rivolgersi al fisiatra?
Sarebbe impossibile descrivere ogni specifico caso per il quale un paziente dovrebbe rivolgersi al fisiatra, però, quello che in questo contesto possiamo fare, è fornire delle linee guida che possano indirizzare e consigliare chi ci legge.
Le condizioni che possono rappresentare un campanello d’allarme e suggerire al paziente di consultare uno specialista in fisiatria sono diverse. Tra le più frequenti ricordiamo:
- Lesioni muscolari: se il paziente ha subito un infortunio sportivo o un incidente che ha causato una lesione muscolare o scheletrica, potrebbe essere necessario richiedere una visita fisiatrica. In questo caso, il fisiatra individua la gravità dell’infortunio e sviluppare un piano di riabilitazione personalizzato.
- Dolore cronico: nel caso in cui il paziente lamenta un dolore cronico, soprattutto nella zona del collo, della schiena o delle articolazioni. Anche in questo caso il fisiatra rileva la causa del dolore o della cronicità dello stesso e interviene prescrivendo un protocollo riabilitativo specifico.
- Disabilità o limitazioni funzionali: se il paziente presenta una disabilità che gli impedisce di svolgere normalmente le attività di vita quotidiana.
- Malattie croniche: se il paziente ha una malattia cronica come l’artrite o la fibromialgia, la visita fisiatrica risulta il primo passo per aiutarlo a gestire i sintomi e migliorare le funzionalità.
- Dopo un intervento chirurgico: in questo caso potrebbe essere necessario svolgere una visita fisiatrica per aiutare il paziente a ripristinare le funzionalità compromesse.
In generale, una visita fisiatrica può essere utile per qualsiasi tipo di disagio che influisce sulla funzionalità fisica.
Cosa fare dopo la visita fisiatrica?
Il paziente si è sottoposto alla visita fisiatrica, il medico specialista ha eseguito tutte le sue valutazioni, e adesso? Dopo la visita, è fondamentale seguire attentamente le prescrizioni mediche.
Il trattamento prescritto dal medico fisiatra può includere diverse terapie, come esercizi mirati, una terapia farmacologica, che il fisiatra, a differenza del fisioterapista, può prescrivere i farmaci avendo conseguito la laurea in medicina, e ancora, terapie fisiche o terapie strumentali.
Seguire passo dopo passo le indicazioni dello specialista è l’unico modo per poter ottenere il miglior risultato possibile. Inoltre, un adeguato programma permette anche di prevenire anche l’insorgenza di complicazioni future.
Importante è anche mantenere un contatto costante con il fisiatra perchè potrebbe rendersi necessario un aggiornamento del programma ed eventuali aggiustamenti del piano di cura in base ai progressi registrati.